Cara mamma,

Ti scrivo perché oggi è la Festa della Mamma. Sta piovendo, proprio come nella poesia “Che dice la pioggerellina di Marzo?”, di Novaro; lo so, siamo in Maggio, ma ha la stessa delicatezza; ed io ho lo stesso cuore di quando la recitavo da piccolo. Volevo dirti che tutte le tue rose sono fiorite, anche i gelsomini hanno resistito all’inverno. Le altre piante in vaso invece, alle quali parlavi, sono andate, o forse sono venute con te. Fanno eccezione quelle all’ingresso, compresa la stella di Natale che continua ad avere le sue foglie rosse! Sarà la compagnia di Quintilio, col quale continuo a parlare. L’evento incredibile è che sono fioriti i tuoi garofanini, quali che avevi piantato e che non hai fatto in tempo a vedere:

So che sapevi già tutto, come ha detto una nostra cara amica, in questa casa troppo grande continua a vivere l’amore che l’ha abitata, ed in effetti il silenzio che la abita non è freddo, bensì avvolgente e consolatorio. Ora Ti saluto, altrimenti la pioggia rischia di inumidire la tastiera, ed è una cosa che non si dovrebbe fare. Ciao Mamma.

Lacrime di pioggia

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