“[…] La civiltà occidentale ha grandissime colpe, come qualsiasi civiltà umana. Ha violato e distrutto continenti e religioni. Ma possiede un dono che nessun’altra civiltà conosce: quello di accogliere, da almeno duemilacinquecento anni, da quando gli oragìfi greci lavoravano per gli Sciti, tutte le tradizioni, tutti i miti, tutte le religioni, tutti o quasi gli esseri umani. Li capisce o cerca di capirli, impara da loro, insegna loro, e poi, molto lentamente, modella una nuova creazione, che è tanto occidentale quanto orientale. […]” (Pietro Citati, La fine dell’Europa, 2004)