E’ un salmo, il 136, ed è ricordato anche dal poeta Salvatore Quasimodo. La grandezza di ogni uomo, anche del poeta, non risiede solo nel fare o dire cose nuove, bensì anche nella capacità di trasmettere emozioni, e compatire col genere umano:
“Lungo i fiumi di Babilonia,
là sedevamo e piangevamo
ricordandoci di Sion.
Ai salici di quella terra
appendemmo le nostre cetre.” (Salmo 136)