“un esercito di schiavi, ostili e pericolosi ma sufficientemente addomesticati che lo [l’uomo] trasportano velocemente sulle curve della terra”
i movimenti dell’essere umano saranno “regolati da tastiere che vibrano sotto le dita di ingegneri […]seduti davanti ai quadri di distibuzione”.
gli uomini sapranno “scrivere in libri di nickel il cui spessore non supera i tre centimetri”e che potranno tuttavia comprendere “centomila pagine”.
“il caldo, il fresco e la ventilazione sono regolati da rapidi meccanismi”; si parla “per mezzo di telefoni senza fili” e, nell’orgia di potenzialità suggerite da un mondo in continuo movimento “il tragico ritorno annuo delle feste tradizionali va scolorandosi di interesse”.