#riflessione
Ieri ho incontrato degli amici, conosciuti per lavoro, ma con i quali credo si sia stretto un legame che è andato al di là della professione. Dopo aver dormito questa notte a Cembra (famosa per il Mueller-Thurgau e le cave
Pensieri in ordine sparso...
Ieri ho incontrato degli amici, conosciuti per lavoro, ma con i quali credo si sia stretto un legame che è andato al di là della professione. Dopo aver dormito questa notte a Cembra (famosa per il Mueller-Thurgau e le cave
E’ un articolo di domenica scorsa, apparso su “Il Giornale”, scritto da un buon giornalista. E’ la dimostrazione che non è lo strumento in sè ad essere buono o cattivo, è l’uso che se ne fa, a renderlo tale. Tweet,
Alcoa, delocalizzazione (non comprate prodotti gruppo OMSA, per inciso), deindustrializzazione, desertificazione delle aree produttive (e agricole); questo lo scenario attuale, non solo italiano naturalmente, ma soprattutto nostro. Tutto è votato alla finanza ed al terziario, anche avanzato, e quindi puzzolente.
Ad ascoltare quello che avviene nel mondo, viene da riflettere sulle parole degli “statisti” non solo italiani. Mancano sicuramente termini e strumenti adatti ad affrontare questo cambio epocale, che loro stessi continuano a definire crisi, pensando di liquidare la nostra
Tempi recenti:<<Che sorta di gente è questa, a cui si vuol piacere? Per quali risultati, e per quali azioni! Con quanta rapidità il tempo coprirà tutte le cose, e quante ne ha già ricoperte!>> (Marco Aurelio, Pensieri, Libro VI, 59)
Ecco dove può portare il relativismo: “E’ possibile comprare una persona di specchiata onestà? E’ impossibile! Ma venderla è possibile” (da Lavoratori di tutto il mondo, ridete. A cura di M. Ovadia)
E’ il momento dei riferimenti alla creazione. Ecco una bella frase presa da Pietro Citati, nella sua raccolta “Elogio del pomodoro”: “Il mondo è l’invenzione comica di un Dio sconosciuto”.
Ieri, parlando al telefono con l’amico Mauro di Montebelluna, abbiamo sfiorato un argomento affascinante. Siamo “inciampati” sulla creazione, e su quanto meraviglioso sia tutto ciò che noi constatiamo personalmente, nel quotidiano. Noi possiamo apprezzare, gustare, assaporare; ma non creare. A
E’ un momento importante, che stiamo perdendo, quello nel quale non c’è alcun rumore. Così come è sempre difficile avere accanto una persona con la quale condividerlo; ma non impossibile: ” L’amico e’ uno con cui puoi stare in silenzio.”[youtube=http://youtu.be/dMZE9aQGSxU]
Oggi meriterebbe una lettura completa il salmo 118, ma a beneficio dei frettolosi, e soprattutto dei giovani stanchi da questo continuo stillicidio di cattive notizie sul loro futuro, stanchi di cattivi maestri, sarà sufficiente questo; teniamo sempre vivo il pensiero che